L'impianto Fiat di Tafraoui ha dunque festeggiato il suo primo anno di attività con la produzione di oltre 18 mila veicoli e la creazione di 1.650 posti di lavoro. Il gruppo Stellantis, a cui appartiene Fiat, ha sottolineato l'importanza di questa tappa, definendola un punto di svolta per l'industria automobilistica in Algeria e per il proprio sviluppo nella regione africana. Lanciata l'11 dicembre 2023, la fabbrica ha iniziato con l'assemblaggio della Fiat 500, mentre da giugno 2024 è stata aggiunta una seconda linea per il modello Fiat Doblò. Al momento, l'impianto opera con una cadenza di produzione di 17 veicoli all'ora, grazie all'integrazione di un quarto gruppo di lavoratori lo scorso novembre.
Oltre ai risultati produttivi, Stellantis ha evidenziato i progressi nell'ambito della formazione e dello sviluppo delle competenze. Durante il 2024, i dipendenti hanno beneficiato di 170 mila ore di formazione, svolte in collaborazione con l'Istituto nazionale specializzato in formazione professionale di Belgaid e sei altri centri della regione di Orano. Inoltre, l'azienda ha stretto partnership con due università e sette centri di formazione per garantire il futuro dell'industria automobilistica in Algeria. Un altro risultato significativo è l'avanzamento delle opere di espansione dell'impianto, che ha raggiunto il 40 per cento di completamento. I lavori, che includeranno unità di saldatura e verniciatura secondo il sistema Ckd (Complete Knock Down), dovrebbero essere ultimati entro la fine del 2025.
Stellantis ha inoltre annunciato l'introduzione di cinque subfornitori locali, raggiungendo un tasso di integrazione superiore al 10 per cento già nel primo anno di attività, in linea con gli obiettivi regolamentari. Il gruppo Stellantis ha definito il progetto un esempio di successo della sua strategia di localizzazione basata sul principio «nella regione, per la regione». Con l'ambizione di trasformare l'Algeria in un hub strategico per la produzione automobilistica in Africa, Stellantis prevede di rafforzare ulteriormente le collaborazioni con l'ecosistema industriale locale.