By JOHN CREDITS
Thu at 1:13 AM
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Sarà la ministra della Cultura Olga Lyubimova a rappresentare la Russia ai funerali di Papa Francesco. La decisione è stata presa dal presidente Vladimir Putin, secondo quanto riferisce l'agenzia Ria Novosti.
Non ci sarà invece Vladimir Putin, inseguito da un mandato di arresto emesso dalla Corte penale internazionale per crimini di guerra che l'Italia avrebbe il dovere di eseguire sulla via per il
Per la Russia ci sarà anche padre Antonij di Volokolamsk, responsabile delle relazioni esterne della Chiesa russa, che intratteneva stretti contatti con il Papa. Il quale, stando al patriarca Kirill, avrebbe respinto le pressioni di chi gli suggeriva di raffreddare i rapporti con la Chiesa di Mosca: «Non seminate discordia tra me e Kirill», avrebbe tagliato corto Francesco
Sono circa 170 le delegazioni straniere attese. Donald Trump arriverà con la moglie Melania nel primo viaggio in Europa dall'inizio del suo secondo mandato. A rappresentare le istituzioni europee la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, la presidente dell'europarlamento Roberta Metsola e il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa.
A Roma arriverà anche Volodymyr Zelensky, accompagnato dalla moglie Olena. Sebbene i rapporti con il Papa non siano stati sempre facili dall'inizio dell'invasione russa, ha ricordato le preghiere di Francesco per la pace in Ucraina.
La Cina - che non ha relazioni ufficiali con il Vaticano e ha espresso ufficialmente il proprio cordoglio solo 24 ore dopo la notizia della morte del Papa - non ha finora dato indicazioni sull'eventuale presenza di un suo rappresentante ai funerali di sabato. Mentre Taiwan - che la Santa Sede ha riconosciuto ma che Pechino vuole riunificata anche con la forza - ha subito annunciato l'invio di una sua delegazione.
Dall'Argentina, Paese natio di Bergoglio arriverà, già venerdì mattina, il presidente Javier Milei, che durante la campagna elettorale arrivò a definire Bergoglio «il demonio in terra», salvo poi ritrovare un dialogo nonostante le differenze.
Dal Sud America ci sarà anche il brasiliano Lula. Sono attesi poi tutti i leader europei, dal francese Emmanuel Macron che ha abbreviato il suo viaggio nell'Oceano indiano, al presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier con il cancelliere uscente Olaf Scholz, dal polacco Andrzej Duda al portoghese Marcelo Rebelo de Sousa con il primo ministro Luís Montenegro.
E non mancheranno re e principi: da Londra arriverà, oltre al premier Keir Starmer, l'erede al trono William ma senza Kate in remissione dal cancro, mentre Carlo e Camilla ricordano «con affetto» il loro recente incontro con Francesco appena due settimane fa. Poi ancora Felipe di Spagna con la regina Letizia, mentre il governo di Madrid sarà rappresentato da due vicepremier ma senza Pedro Sanchez. Ci saranno re Filippo e Matilda dei Belgi, mentre i reali di Paesi Bassi, Guglielmo Alessandro e la consorte Maxima, non hanno ancora sciolto la riserva per la concomitanza del Giorno del Re, una festa molto sentita dagli olandesi.
Per organizzare l'accoglienza di tutti i leader, monarchi, delegazioni ufficiali attesi a Roma nel giro di poche ore, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha già riunito la Segreteria generale della Farnesina, il Cerimoniale diplomatico, la Guardia di Finanza e Carabinieri del ministero. «Un lavoro di grande responsabilità - ha commentato su X - per un evento di portata mondiale»
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